12 Maggio 2022 · Esteri

Libero su cauzione il card. Zen. È accusato di ‘collusione'. La solidarietà della diocesi

Hong Kong (BC.it) - Il card. Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong, e le altre personalità arrestate ieri sera – l’avvocato Margaret Ng, la cantante pop Denise Ho, lo studioso Hui Po-keung – sono tutte libere su cauzione. Ieri sera tardi il porporato ha lasciato la stazione di polizia di Chai Wan e salutando le persone che lo attendevano e i giornalisti, è tornato a casa. Tutti loro sono accusati di “collusione con forze straniere” secondo la legge sulla sicurezza nazionale che prevede pene da 10 anni fino all’ergastolo.
L’impegno per cui essi sono accusati ha in realtà carattere umanitario: amministratori fiduciari di un fondo, alimentato con la generosità dei donatori, che aiutava i giovani colpiti durante le manifestazioni democratiche del 2019, offrivano aiuti economici per le cure ospedaliere, per pagarsi un avvocato, per trovarsi un lavoro dopo l’ennesimo licenziamento per motivi politici.
Ma per Pechino - e quindi per il governo di Hong Kong – tutto il movimento democratico è opera di “forze straniere”.
Dopo la “preoccupazione” espressa ieri sera dal Vaticano, oggi la diocesi di Hong Kong ha rilasciato un comunicato:
“La diocesi cattolica di Hong Kong è estremamente preoccupata per le condizioni e la sicurezza del cardinale Joseph Zen e per lui rivolgiamo le nostre speciali preghiere.
Abbiamo sempre sostenuto lo stato di diritto. Confidiamo che in futuro continueremo a godere della libertà religiosa a Hong Kong ai sensi della Legge fondamentale (Basic Law).
Invitiamo la polizia di Hong Kong e le autorità giudiziarie a trattare il caso del cardinale Zen secondo giustizia, tenendo conto della nostra concreta situazione umana.
Come cristiani, siamo fermamente convinti che:
‘Il Signore è il mio pastore; non manco di nulla ‘. (Sal 23:1)”
 
 
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