10 Marzo 2023 · Esteri

Elizabeth Tang, moglie di Lee Cheuk-yan, arrestata per 'collusione con forze straniere'

La Tang è stata arrestata all'uscita della prigione di Stanley, dove era andata a visitare il marito, in attesa di giudizio da due anni. Elizabeth Tang, cattolica, è stata leader sindacale; segretaria generale di un'associazione in difesa dei lavoratori domestici; membro direttivo dell'Asia Monitor Resource Centre, che difende i diritti dei lavoratori nel continente asiatico.
Hong Kong (BC) - Poche ore fa la polizia di Hong Kong ha confermato di aver arrestato Elizabeth Tang, attivista per i diritti umani e moglie dell’ex sindacalista e parlamentare Lee Cheuk-yan. L’accusa è di collusione con forze straniere, un crimine messo in luce dalla legge sulla sicurezza nazionale, voluta da Pechino per Hong Kong.
Elizabeth Tang è stata arrestata ieri all’uscita della prigione di Stanley, dove la donna era andata a visitare il marito. Lee Cheuk-yan, già leader dell’associazione che organizzava la veglia per gli uccisi di Tiananmen (4 giugno 1989), è in prigione da due anni per “incitamento alla sovversione”.
Dal 2021 la donna si era stabilita in Gran Bretagna, ma era tornata a Hong Kong di recente per far visita al marito.
Elizabeth Tang era stata leader del sindacato libero di Hong Kong (la Hong Kong Confederation of Trade Unions) fino al 2011; al presente era segretaria generale della Federazione internazionale per i lavoratori domestici, un’organizzazione che ha sedi in 68 nazioni.
Elizabeth Tang, 65 anni, è una nota cattolica. Dopo il varo della legge sulla sicurezza e l’arresto del marito, il giornale Da Gong Bao, pro-Pechino, l’aveva accusato di ricevere fondi stranieri per sovvertire la nazione. La Tang era membro del consiglio di amministrazione dell’Asia Monitor Resource Centre, un gruppo che difende i diritti dei lavoratori in tutto il continente.
L’arresto della Tang avviene a pochi giorni dall’incontro a Pechino fra il governatore di Hong Kong, John Lee, e Xia Baolong, direttore dell’Ufficio di Hong Kong e Macao. Secondo Lee, Xia avrebbe consigliato al governo di Hong Kong di “strappare sul nascere” ogni azione che mette in pericolo la sicurezza nazionale.
Vedi anche
Condividi sui social
Stessa rubrica
In evidenza